...ou de nada; ou só de algumas coisas, dependendo do dia ( e sobretudo da noite )

segunda-feira, janeiro 28, 2008

no more shall we part.


hoje foste embora.

a cidade ficou vazia e só nascem em mim frases soltas de outros poetas.
percorro a metrópole sem a sofreguidão concomitante do encontro acidental ou da deambulação insatisfeita.
de quem não sabe o que procura mas nem por isso deixa de caminhar.
com a cidade colada à pele e as ruas decalcadas na planta dos pés.
a náusea, por vezes o pavor, resgatam imagens da noite passada e incendeiam a consciência.
volto para casa sem ter para onde voltar e a anomalia electrónica do teclado alfanumérico é o único suporte em que te posso fixar.
materializar na
inutilidade imprescindível
das palavras.
antes que os resquícios do álcool me abandonem e com eles o teu odor que ontem se me colou aos dedos e teima em não me dar paz.

(desde que partiste a cidade é o deserto)
desde que partiste a cidade é o deserto e encontro-te em cada esquina.


.
state of mind: what do you go home to_explosions in the sky

terça-feira, janeiro 15, 2008

l'amore ai tempi del colera



cosa ti ho fatto io per essere trattata in questo modo? neanche un cane si fa soffrire così. chi credi di essere? se tu mi volessi bene, la metà di quanto te ne voglio io, allora capiresti qualcosa.
Si.



tu non puoi capire perché non vuoi bene a nessuno.
non strillare. non puoi neanche immaginare cosa vuol dire volere bene. lo sai tu, lo sai. sei un egoista, ecco cosa sei. hai il cuore chiuso, vuoto. la sola cosa che ti interessa sono le donne e credi che questo sia amore.



si, lo so. sono quattro ore che me lo stai ripetendo. io non ne posso più. voglio andare a casa.



non è vero che tutti gli uomini sono come te. ci sono degli uomini qui sono felici quando trovano qualcuno a cui vogliono bene e non vanno in giro a cercare altre donne. sei tu, solo tu che sei così. è una disgrazia, una disgrazia.



ma io sono un disgraziato! e la mia disgrazia è di avere trovato te! hai capito? non ne posso più di averti vicino! vattene via! ma vattene una volta per sempre!




dove vai stupida? vieni qua.



no! lasciami stare. lasciami vivere. ma cosa vuoi? cosa cerchi da me? sei un verme, un miserabile. tu finirai solo come un cane. te ne accorgerai. nessuno vuole starti vicino. io ti lascio. che farai della tua vita? qui trovi chi ti vuole bene così
? io non posso passare la mia vita a volere bene a te. tu dici sempre che sono io la pazza, che vivo come in un sogno, che sono fuori della realtà ma sei tu, sei tu che sei fuori strada. non capisci che la cosa più importante della vita tu l’hai già trovata? una donna che ti vuol bene sul serio, che darebbe la sua vita per te come se fossi l’unico al mondo? tu rovini tutto. sei sempre inquieto. sempre scontento.


Marcello, quando 2 persone si vogliono bene tutto il resto non conta. di che cosa hai paura, dimmi?



di te. del tuo egoismo. dello squallore desolante dei tuoi ideali. non vedi quello que mi proponi è una vita da lombrico. non sai parlare d’altro che di cucina, camera e letto. ma un uomo che accetta di vivere cosi – lo capisci – che è un uomo finito! è veramente un verme! io non ci credo a questo tuo amore aggressivo, vischioso, materno. non lo voglio! non mi serve! questo non è amore, è abbrutimento! come ti devo dire che non posso vivere così, che non ci voglio più stare con te? voglio stare solo! scendi da questa macchina!



no! sei una carogna, un vigliacco, mi fai proprio una grande pena
! va bene, io ti faccio pena e tu mi fai schifo! scendi!



no, io non me ne vado. io sto con te!
no Emma, tu non ci stai più con me.




Mastroianni & Furneaux in La Dolce Vita (1960)


(stick to the script)
as simple as a
cinematographic
fade out.



.

state of mind: drive anywhere_urbs



quarta-feira, janeiro 09, 2008

changing lanes.


[i never really got there
i just pretended that i had
what's the point of instruments
words are a sawed off shotgun]


.
state of mind: jigsaw falling into place_radiohead

terça-feira, janeiro 08, 2008

memories overload.


apaga-se o traço dos olhos fosforescentes.
cegos de fel e terror.
neste cansaço crónico de uma cicatrização abundante. cíclica e galopante.
inflijo à turba de vultos ausentes o restolho do chicote com que me marcas e exibo-o como troféu.
para que saibas que não há golpe sem sangue
nem capricho sem consequência.
para que carregues em ti o peso do mundo e hesites antes de disparar.

não morres, mas matas.

e fazer-to saber é a mais amarga vingança.


.
state of mind: flite_cinematic orchestra